presentazione edizione 2024

Un ritorno al passato, ai tempi gloriosi del controsterzo e delle intraversate, sulle strade che videro sfidarsi tra gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta i più forti piloti del rallysmo mondiale.

Anche la nona edizione della Coppa Attilio Bettega ricalca in parte i classici percorsi dei rallies dell’epoca dalla Liegi-Sofia-Liegi al San Martino di Castrozza e Prealpi Venete. Percorsi severi, che richiedono abilità col volante, sensibilità con l`acceleratore, destrezza con il radar. Doti che permisero a piloti del calibro di Munari, Kallstrom, Pinto e Darniche di cogliere prestigiosi successi e a campioni come Rohrl e Andruet di dimostrare tutto il loro valore.
Lungo i 360 chilometri, disegnati dal Rally Club 70, tra le province di Vicenza, Trento e Belluno, i concorrenti si dovranno misurare coi tornanti della prova di Valenevera, Passo Brocon, le insidie di Arina e Celado, i trabocchetti della “Morello” (Grigno) e del Passo Brocon.

Un menù per intenditori, dal palato fino, e pazienza se la Coppa Bettega non è un rally ma una gara di regolarità a media. Le difficoltà non saranno poche e per undici ore accompagneranno gli equipaggi mettendo alla prova le loro capacità di guida e la robustezza dei mezzi, con la neve che renderà La Coppa Bettega ancora più affascinante.

Ce n’è già parecchia sul Col Perer e vi rimarrà a lungo, considerato che i mezzi spazzaneve entreranno in azione solamente due giorni prima del via, a cura degli organizzatori, giacchè la strada è interdetta al traffico veicolare durante il periodo invernale. Nella piazza di Arsiè i meccanici potranno così cambiare le gomme ai concorrenti, animando un singolare parco assistenza che gli appassionati non si lasceranno sfuggire.

La gara è divisa in due parti, da un riordino di 45 minuti, con tappa unica. La prima parte scatterà alle 15.00 di sabato 17 febbraio dalla storica Birreria di Pedavena a Pedavena (BL) e si concluderà a Pieve Tesino dopo 5 prove di media ed un punto di ristoro per dare modo a piloti e navigatori di rifocillarsi e riprendersi dalla fatica. Bandierina a scacchi nel cuore della notte, dopo altrettante 5 prove di media a Cismon del Grappa.

Le premiazioni avranno luogo domenica 18 febbraio alle 10.30 nella sala convegni dell’Hotel Glamour di Bassano del Grappa e saranno presenziate dal presidente di Aci Vicenza, Luigi Battistolli alias “Lucky”.

chi era Attilio Bettega

attilio_bettegaAttilio Bettega nasce a Trento il 19 Febbraio 1953 e, come molti giovani di allora, si appassiona ben presto alla specialità dei rallies in cui debutta, nel 1972, al volante di una Fiat 128 Rally. L’anno successivo vince il Campionato Triveneto con la 128 Coupè sostituita a fine stagione con una Opel Ascona SR ed in un secondo tempo da una Kadett GTE che gli permette di conseguire lusinghieri risultati. Nel 1977 si aggiudica la prima edizione del Trofeo A112 Abarth, trampolino di lancio per giovani piloti di belle speranze. Navigato dalla moglie Isabella vince 5 gare meritandosi il premio finale consistente nella partecipazione al Rally della Valle d’Aosta in qualità di pilota “ufficiale” del Gruppo Fiat. Attilio non si lascia sfuggire l’opportunità di dimostrare il proprio talento e con la Lancia Stratos in livrea “Alitalia” ottiene un’eccellente secondo posto assoluto preceduto solamente dal “drago” Sandro Munari. Nel 1978 disputa l’intera stagione agonistica a bordo di una Lancia Stratos semiufficiale della Scuderia Grifone. Vince il Rally Liburna ed il Valle d’Aosta, piazzandosi secondo assoluto rispettivamente al Rally d’Antibes e al Hunsruck Rally. Nel 1979 avviene la consacrazione di pilota ufficiale Fiat e la fiducia della casa torinese viene ripagata con 4 vittorie assolute (Rally Costa Smeralda, 4 Regioni, Lana, Valle d’Aosta) ed un terzo posto al Rally Mondiale di San Remo. L’anno successivo è sesto assoluto al Rally di Monte Carlo con la “piccola” Fiat Ritmo 75 con la quale ottiene il miglior tempo sulla innevatissima prova del Col de Turini. Con la 131 Abarth invece consegue un ottavo posto al Rally dell’Acropoli ed un sesto posto al Rally di Sanremo. In ambito nazionale vince per la terza volta consecutiva il Rally della Valle d’Aosta e giunge secondo assoluto al Giro d’Italia Automobilistico a bordo della Lancia Beta volumetrica. Nel 1981 vince il Rally del Ciocco e finisce al terzo posto nel Rally dell’Acropoli. Nel 1982 è l’anno del debutto con la Lancia 037 ma al Rally Tour de Corse rimane vittima di un grave incidente che lo terrà per molto tempo lontano dalle gare. Al rientro, nel 1983, giunge terzo al Rally di Nuova Zelanda ed al Rally di Sanremo, quarto invece al Tour de Corse. Il 1984 lo vede vincitore del Rally di Monza, secondo al Sanremo, terzo al Rally di Portogallo, quarto all’Acropoli e quinto al Rally Montecarlo, unico pilota “037” in grado di contrastare lo strapotere delle Audi Quattro e delle Peugeot 205 turbo 16. La stagione 1985 inizia con un ritiro quando era in testa al Safari Rally come pure al Rally Costa Brava. Successivamente ottiene un incoraggiante secondo posto al Rally di Costa Smeralda, sempre sulla fida Lancia 037 di cui Attilio ne è il migliore interprete alla guida. Quindici giorni dopo, il 2 maggio 1985 si presenta al via del Tour de Corse, gara a lui tanto ostica quanto amata. E’ determinato a vincere e lo dichiara apertamente nelle interviste che precedono la partenza. Vince subito la prima prova speciale ma accusa alcuni problemi di pneumatici nelle due successive. Alle 10.45, subito dopo la partenza della quarta prova speciale, la “Zerubia – Santa Giulia”, un triste destino decide diversamente lasciandoci il ricordo di un ragazzo buono, generoso e discreto.