Coppa Bettega: Seno-Giammarino calano il tris

di Roberto Cristiano Baggio

Primule e viole lungo il percorso. La neve solo sulle montagne circostanti, oltre i duemila metri. Appena una spruzzata per vivificare un cielo di smalto e giustificare i connotati di competizione invernale. Gara dai caratteri primaverili, quindi, la nona edizione della Coppa Attilio Bettega di regolarità a media andata in scena nel terzo week end di febbraio tra le Prealpi bellunesi e trentine. Delle temperature sotto lo zero solo il ricordo, la colonnina del termometro ben sopra le medie stagionali. Più di qualche pilota, nelle prime ore pomeridiane, ha impugnato il volante con le maniche della camicia arrotolate. Se non fosse stato per il calendario, la Coppa dedicata all’indimenticato campione trentino si sarebbe potuta tranquillamente chiamare Rally di S. Martino di Castrozza, del quale ricalca l’antico, mitico tracciato.

Mancato il fascino dell’abito “bianco”, come d’altronde al Monte Carlo Historique del quale ripete in sunto le caratteristiche, non è mancato l’agonismo e anche senza la “materia prima” a lungo invocata alla vigilia, la Coppa Bettega s’è riconfermata competizione per fini intenditori.

A primeggiare, come nelle precedenti due ultime edizioni, è stato il milanese Gabriele Seno, sicuro e deciso con la Opel Kadett, perfettamente agevolato nel non facile compito di tenere a bada gli scatenati avversari, dall’esperienza e dalla bravura di Francesco Giammarino, coequipier di raro talento, fresco d’argento (in coppia con Giorgio Schon) nella gara monegasca, con un palmares lungo così.

Sin dalle prime rilevazioni, sui tornanti dello storico Col Perer che divide a metà Bellunese e Trentino, la sfida per il primato s’è ristretta a pochi equipaggi, quelli più sfacciati con le medie rispettate ai decimali. Con Seno hanno subito ingaggiato bagarre l’ex campione italiano della regolarità a media Paolo Concari, assecondato da Marco Frascaroli, alla guida di una Lancia Delta 4Wd a proprio agio sulle aspre stradine scovate dopo infinite ricognizioni da Ivo Strappazzon, formidabile organizzatore a capo del Rally Club 70 (passione a vagonate), e dal triestino Stefano Rigo, medico col pallino del tic-tac, a sua volta appoggiato dal coequipier Massimo Liverani col quale ha condiviso l’abitacolo dell’argentea Fulvia HF 1.6.

I tre battistrada non si sono risparmiati, avendo tutti scelto la media più alta, 48 orari, e hanno offerto spettacolo agli appassionati che non si son lasciati sfuggire l’occasione di assistere ad un festival del controsterzo.

Se Seno ha posto tra sé e Concari 528 penalità, aumentando il divario prova dopo prova (dieci quelle in programma, la più lunga delle quali, Pradellano-Val Malene, di oltre 31 Km) tra Concari e Rigo ci sono appena 29 punti di scarto e solo sei sono quelli che dividono il triestino da Cattaneo-Cattaneo e Biasci-Ricci, entrambi su Autobianchi A 112, classificatisi nell’ordine a pari merito ma col primo davanti nella generale per via della discriminante. Gara aperta sino all’ultimo metro della Valnevera, dunque, prova che ha posto fine alle ostilità dopo 353 chilometri, dei quali 125 scanditi dai cronometri della Blunik.

Lo svizzero Schreiber, in coppia con Ravera, ha conquistato la sesta piazza assoluta con la bellissima Porsche 911Rs 2.7, precedendo Alexia Giugni e Ornella Pietropaolo (hanno scelto la media bassa fissata a 43 orari), disturbate nella prova di Valmalene da un’auto in transito. Seconda assoluta lo scorso anno, la Giugni ha cercato di recuperare con la sua Porsche 356, riuscendo a rimanere nella top ten, davanti  a Sommaruga-Fumanelli ((Audi Quattro 2.2 turbo), Carbone-Pacchiarotti (A.R.  Alfetta Gtv 2.5) e al figlio Riccardo Leva , in coppia con Valentina Pauly su Fiat 127 Rustica. La prova di Valmalene ha ricacciato parecchio indietro anche Marco Leva, papà di Riccardo e marito di Alexia, con Paolo Casaleggio al radar, dove ha preso una dose industriale di penalità con la Fulvia HF 1.6 per aver sbagliato strada ad un bivio. Quando s’è accorto dell’errore aveva ormai percorso una dozzina di chilometri. Ha chiuso al trentesimo posto, nella morsa delle Porsche di De Francesco Pozzi (911 Carrera 3.0) e Smorgon-Bernoi (VW 914). Ha avuto però la soddisfazione di fare meglio di tutti nella prova di Morello, riportando alla memoria l’indimenticato Amilcare Ballestrieri, vincitore della stessa prova nel 1973 con la Fulvia HF ufficiale quando mise le mani sulla Coppa Mario Dalla Favera dalla quale è sortita la Coppa Bettega. Dopo 51 anni due Fulviette ancora in luce sulle aspre strade del Tesino!

Subito out, alla partenza della prova d’apertura, Col Perer, Luciano Favero, piantato in asso dal differenziale della sua Opel Kadett Gte, una delle più curiose, in quanto ancora nella livrea originale della scuderia palermitana Ateneo. Nei primi anni Ottanta era la vettura guidata dal siciliano Bronson e da qualche tempo finita nelle mani dell’albergatore vicentino che la tratta come una reliquia.

Le verifiche tecnico-sportive si sono svolte a Bassano ma la partenza della competizione è stata data dal piazzale della birreria Pedavena (Feltre) causa la chiusura della statale Valsugana per una frana di enormi proporzioni. Solo grazie ad un permesso speciale del Comune di Valbrenta (Valstagna) i concorrenti hanno potuto raggiungere lo storico locale, a pochi chilometri dal Col Perer. Spettacolare la prova del “Menador”, lungo la strada dell’Imperatore, realizzata dagli austriaci per rifornire le truppe dislocate sull’altopiano di Asiago nel corso della Prima guerra mondiale, con una serie di tornanti strettissimi, dove il migliore è risultato Schreiber.
Costretto alla resa Maurizio Verini, in coppia con Laura Martines. L’ex campione europeo rally (1975), alla guida di una Fiat X 1/9  s’è fermato sulla prova di Olle-Selva Valsugana.

Per  quanto concerne i Raggruppamenti, nel primo si sono imposti Giugni-Pietropaolo (Porsche 356) su Catalano-Catalano (A.R. Giulietta Sprint).

Nel Terzo Raggruppamento successo di Rigo-Liverani (Fulvia 1.6) su Cattaneo-Smorgon (Fiat 125 Special) e Varotto-Varotto (Lancia Fulvia coupé 1.3)

Nel Quarto Raggruppamento vittoria di Seno-Giammarino (Opel Kadett Gte) davanti a Cattaneo-Cattaneo (Autobianchi A 112) e a Biasci-Ricci (Autobianchi A 112).

Quinto Raggruppamento: Concari-Frascaroli (Lancia Delta 4 Wd) hanno preceduto Sommaruga-Fumagalli (Audi Quattro 2.2 turbo) e Tovena Didonè (A.R. 33 Ti 1500).

Coppa delle scuderie alla Grifone, piazzatasi davanti alla Milano Autostoriche e al Team Bassano.

Visibilmente emozionato, alle premiazioni, l’organizzatore Ivo Strappazzon, già partito con l’organizzazione della decima Coppa Attilio Bettega. Per lui il caloroso applauso dei concorrenti e i complimenti per aver disegnato anche quest’anno con mano felice un percorso di gara selettivo e difficile che riporta ai tempi d’oro del rallysmo italiano.

CIRCOLARE INFORMATIVA NR.1

A causa dell’interruzione della Strada Statale S.S. 47 “Valsugana” dovuta ad una frana che non potrà essere rimossa prima del mese di marzo, siamo costretti a deviare i concorrenti partecipanti alla gara sulla Strada Provinciale S.P. 73  “Campesana”.  Quest’ultima è una strada sottoposta a divieto per i non residenti ma è stato rilasciato un “lasciapassare” esclusivamente per i concorrenti che potranno raggiungere in trasferimento libero la nuova sede di partenza dalla prestigiosa Birreria di Pedavena in località Pedavena (BL). Effettuate le verifiche tecniche, come da programma, i concorrenti dovranno raggiungere entro le ore 14.00 max.  il nuovo Parco Chiuso posizionato presso il Piazzale antistante la Birreria di Pedavena da dove, alle ore 15.00, avverrà la partenza della prima vettura.  Il percorso di gara rimane comunque invariato rispetto a quello originale. L’arrivo della gara invece è stato posizionato a Cismon del Grappa (C.O. 13) dopo il quale i concorrenti raggiungeranno liberamente Bassano del Grappa.

PNEUMATICI CHIODATI

E’ consigliabile l’utilizzo di pneumatici chiodati in caso di percorso innevato.  Le catene invece dovranno essere obbligatoriamente a bordo della vettura.

 

Tabella di riconoscimento e roadbook della gara per il veicolo di assistenza

I concorrenti che desiderano avere una tabella di riconoscimento ed il roadbook della gara per il veicolo di assistenza, dovranno farne richiesta mediante mail o fax all’Organizzatore. Il costo del materiale è di 30 euro a veicolo. Ricordiamo infine che i veicoli di assistenza non potranno entrare nel percorso di gara delle Prove di Media.

CERTIFICATO MEDICO

Ricordiamo a tutti i concorrenti che da alcuni anni è obbligatorio il certificato medico attestante la sana costituzione fisica, per entrambi i membri dell’equipaggio.

356 DALLA FAVERA CHALLENGE

Per ricordare Mario Dalla Favera, all’epoca campione italiano granturismo su Porsche 356, è stata istituita, anche quest’anno, una apposita classifica riservata ai possessori di Porsche 356 denominata 356 DALLA FAVERA CHALLENGE, ove verranno premiati i migliori 3 equipaggi su Porsche 356 della classifica generale.
356

PREMI SPECIALI

rossi Anche quest’anno la ditta F.LLI ROSSI PNEUMATICI di Bologna offrirà gentilmente in premio un treno di gomme invernali da estrarre a sorte tra tutti gli equipaggi partecipanti.

F.LLI ROSSI PNEUMATICI SRL
VIA DELL’ ELETTRICISTA , 6/A
40138 BOLOGNA
TEL – FAX 051 359 909
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